Universal Genève CP2 cairelli military zenith
L’Universal Genève, l’Aeronautica Militare italiana (A.M.I.) e la ditta Antonio Cairelli di Roma. Nel corso della metà degli anni ‘60, il Ministero della Difesa richiese la fornitura di nuovi cronografi di precisione.
Dal punto di vista tecnico, il CP2 presenta una cassa impermeabile in acciaio inossidabile di grandi dimensioni (43mm di diametro) con tasti a pompa, fondello a vite e lunetta girevole con inserto nero in bachelite bi-direzionale. I numeri arabi luminescenti al trizio, di grandi dimensioni, su quadrante nero grené opaco garantiscono la massima leggibilità anche all’interno delle cabine di pilotaggio oscurate. Tutto è studiato nei minimi particolari, come dimostra la cura nella realizzazione del fondello parapolvere la cui doppia funzione, antimagnetica e ferma movimento, è parte integrante dell’orologio. La configurazione degli incavi in corrispondenza dell’asse della corona e dei due tasti a pompa consentono una maggiore protezione del movimento anche in caso di urti molto violenti. Il cuore pulsante di questo cronografo, derivato dal calibro base fabbricato dalla ditta Martel Watch Co., azienda svizzera specializzata nella fabbricazione di movimenti per cronografi, è il movimento manuale UG 285 P con funzione di ritorno in volo o “fly-back”. Una complicazione che permette ai piloti di azzerare i secondi del cronografo in marcia e ripartire con una nuova misurazione con la sola pressione di un pulsante invece che tre. Questa particolare funzione serve non per la misurazione del tempo, ma per eseguire un’azione in un dato tempo prestabilito, in questo specifico caso seguire il piano di volo. La grossa leva trasversale, che è quella che provvede al ritorno in volo, è presente esclusivamente nel movimento di Universal Genève. Il CP2 prodotto da Zenith non era dotato di questa specifica funzione. Un particolare questo che è forse anche il principale motivo dell’esiguo numero di esemplari prodotti: la complicazione “fly-back” incideva sul costo finale ed è probabile che il Ministero della difesa abbia privilegiato la versione più “economica” prodotta da Zenith. Ipotesi plausibile se si considera che la produzione dei CP2 di Zenith si attesta su 2000 - 2500 esemplari contro i 50 - 100 di Universal Genève.
Ci sono altri due dettagli peculiari del CP2 di Universal Genève. Il primo è la scritta sul quadrante A.CAIRELLI ROMA a ore 6. La ditta Antonio Cairelli, come la Guido Panerai di Firenze, è stata una dei maggiori fornitori di strumenti di precisione in dotazione alle forze armate italiane sin dagli anni ‘30, occupandosi anche della modifica e dell’assistenza degli stessi nel laboratorio di via Trionfale. Fu anche il principale importatore di orologi prodotti da Universal Genève e da Zenith destinati ai vari reparti delle forze armate. Il secondo dettaglio è l’assegnazione militare incisa sul fondello: A.M.I (aviazione militare italiana), CRONOMETRO TIPO CP-2, M.M. (matricola militare) seguito dal numero a sei cifre identificativo. Il CP2 di Universal Genève, a differenza di quello prodotto da Zenith, fu in dotazione esclusivamente all’A.M.I. e non ad altri corpi dell’esercito. Inoltre, non si è a conoscenza di esemplari sterili, cioè non assegnati. Un’altra differenza sostanziale che ne determina la rarità oggettiva, rispetto alla versione di Zenith. Dei 2500 esemplari prodotti da quest’ultima, si stima che solo 2000 furono assegnati ai vari reparti. I restanti 500 rimasero privi di assegnazione e venduti al pubblico da A. Cairelli forse proprio nel suo negozio di Via Del Corso 144 a Roma.
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